Ricorda...

A volte è meglio tacere e dare l'impressione di essere idioti, invece che parlare e darne la conferma.

giovedì 8 settembre 2011

Dopo l'estate...

Come dice Guccini: “Settembre è il mese del ripensamento, sugli anni e sull’età, dopo l’estate porti il dono usato della perplessità. Ti siedi, pensi e ricominci il gioco della tua identità, come scintille bruciano nel tuo fuoco le possibilità”. Anch’io sono preso da un generale ripensamento e mi torna in mente uno dei tre passi che ricopiai a mano da Gomorra, di Saviano, quando lo lessi, preso in prestito in biblioteca qualche anno fa, quando con la lettura ero molto più attivo. 
“Mi chiedevo se potesse esistere qualcosa che fosse in grado di dare possibilità di una vita felice, o forse dovevo solo smettere di fare sogni di emancipazione e libertà anarchiche e gettarmi nell’arena, ficcarmi una semiautomatica nelle mutande e iniziare a fare affari, quelli veri. Convincermi di essere parte del tessuto connettivo del mio tempo e giocarmi tutto, comandare ed essere comandato, divenire una belva da profitto, un rapace della finanza, un samurai dei clan; e fare della mia vita un campo di battaglia dove non si può tentare di sopravvivere, ma solo di crepare, dopo aver comandato e combattuto.“
Estrapolando dal contesto, si potrebbe applicare quest’idea un po’ alla situazione generale dell’essere umano, che sembra sempre portato a una scelta: o entrare negli ingranaggi infernali del sistema; oppure tentare in una lotta titanica di emergere, rifiutare le convenzioni e costruirsi un’esistenza propria, dove si vive per quello che si vuole e non per quello che il sistema indica che è giusto fare. Ognuno si trova al bivio: o cambiare il mondo (abbastanza improbabile) o accettare le sue meschine regole e usarle per arrivare a un certo benessere materiale. Se si vuole la scelta è simile a quella di Grigorij Perel'man che non volendo sottoporsi al sistema delle riviste peer-reviewed, ha rifiutato di beneficiare dei riconoscimenti dovuti dal sistema a uno scienziato della sua genialità.

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